Alloggi nella regione Piemonte

Il Piemonte ha una superficie di 25.399 km² con una popolazione residente di 4.447.362 abitanti (175 abitanti per km²). È la regione più occidentale d'Italia ed occupa il versante interno delle Alpi Marittime e Cozie, una parte delle Graie e Pennine e una piccola parte delle Lepontine (un vasto settore dell'arco alpino completato dall'Appennino Ligure, che cinge la regione da Sud a Ovest e a Nord, mentre verso Est abbraccia il settore occidentale della pianura Padana fino al lago Maggiore e al Ticino). È distinta in tre grandi zone naturali: zona alpina, zona di pianura, formata dal corso arcuato del Po, e zona collinare, che, oltre alla Collina di Torino, comprende a Sud del Po i due grandi gruppi di colline marnose del Monferrato e delle Langhe. La regione ha una grande varietà d'aspetto, ravvivato anche dalla presenza di numerosi laghi: il lago Maggiore, il lago d'Orta, i laghetti morenici del Canavese e molti altri ancora.
Capoluogo della regione è Torino: i capoluoghi di provincia sono Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e Vercelli.
Arte. Consistenti testimonianze della civiltà romana si trovano a Torino e a Susa. Le più importanti manifestazioni artistiche in Piemonte appartengono al periodo romanico-gotico (XI-XV sec.) e al periodo barocco (XVII-XVIII sec.). Torri campanarie e vestigia d'arte romanica si trovano sparse dovunque; notevoli sono l'Abbazia di Vezzolano, la Sacra di S. Michele, l'Abbazia di Staffarda, e poi, per il periodo gotico, S. Andrea di Vercelli, S. Antonio di Ranverso presso Avigliana. Gotiche e caratteristiche per le alti cuspidi (ghimberghe) che sormontano i portali, sono varie chiese del '300 e '400 a Saluzzo, Chieri, Ciriè, Chivasso e altrove. Nel periodo del Rinascimento (XV-XVI sec.) fiorì nel Vercellese un'attiva scuola di pittura, che ebbe larghe affinità e contatti con la scuola lombarda. Ne furono esponenti Martino Spanzotti, Girolamo Giovenone, Gaudenzio Ferrari, Defendente Ferrari e altri. Opere di questi pittori si vedono a Vercelli, Novara, Varallo, Chivasso, Ivrea, Torino. Nel desiderio di dare a Torino un assetto degno di una capitale, i Savoia, a partire dalla fine del '500, chiamarono a lavorarvi numerosi architetti. I più geniali furono Guarino Guarini (cappella della S. Sindone; S. Lorenzo; palazzo Carignano) e Filippo Iuvarra (palazzo Madama; basilica di Superga; castello di Stupinigi).