Alloggi nella regione Lazio
Alloggi turistici Lazio, strutture ricettive che forniscono un alloggio con pernottamento ai turisti. Hotel e Alloggi a: Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo, camere.
Alberghi, Hotel e Casali in Lazio
Hotel 4 stelle Henry
via Piave 10 - 03100 - Frosinone
Telefono: 0775211222 - Fax: 0775853713
Sito Web: www.henryhotel.it
Numero camere: 63 - Sala congressi: 500 posti
Costo indicativo per 1 stanza doppia al giorno: da € 77,00 a € 87,00
Aperto tutto l'anno. br>
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Hotel 4 stelle Victoria Residence Palace Hotel
via V. Rossetti 24 - 04100 - Latina
Telefono: 0773663966 - Fax: 0773489592
Sito Web: www.victoriapalace.it
Numero camere: 152 - Sala congressi: 200 posti
Costo indicativo per 1 stanza doppia al giorno: da € 0,00 a € 95,00
Aperto tutto l'anno. br>
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Hotel 4 stelle Miramonti
piazza G. Oberdan 5 - 02100 - Rieti
Telefono: 0746201333 - Fax: 0746205790
Sito Web: www.hotelmiramonti.rieti.it
Numero camere: 27 - Sala congressi: 40 posti
Costo indicativo per 1 stanza doppia al giorno: da € 68,00 a € 88,00
Aperto tutto l'anno. br>
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Hotel 3 stelle Gregoriana
via Gregoriana 18 - 00100 - Roma
Telefono: 066794269 - Fax: 066784258
Sito Web:
Numero camere: 19
Costo indicativo per 1 stanza doppia al giorno: da € 0,00 a € 0,00
Aperto tutto l'anno. br>
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Hotel 3 stelle Tuscia
via Cairoli 41 - 01100 - Viterbo
Telefono: 0761344400 - Fax: 0761345976
Sito Web: www.tusciahotel.com
Numero camere: 40 - Sala congressi: 40 posti
Costo indicativo per 1 stanza doppia al giorno: da € 70,00 a € 86,00
Aperto tutto l'anno. br>
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Lazio
Il Lazio ha una superficie di 17.203 km2 con una popolazione residente di 4.970.681 abitanti (289 abitanti per km2). Si estende dal tratto costiero affacciato al Tirreno tra le foci del Chiarone e del Garigliano, a una zona interna collinare e montuosa circoscritta da confini che, con andamento irregolare, toccano tutte le altre regioni dell'Italia centrale e una meridionale (Campania). Lo compongono zone molto diverse per aspetto e condizioni naturali, dovute anche alle inclusioni più o meno recenti di zone appartenenti alle regioni vicine, e una notevole varietà di paesaggio. I rilievi più elevati hanno costituzione prevalentemente calcarea e conseguenti forme rudi e massicce. Maggiore varietà per tipi di rocce e vegetazione hanno i Sabini, i Simbruini, gli Ernici, i Prenestini e altri monti disposti in allineamenti longitudinali; talvolta scendono bruscamente sulla pianura, ma più spesso sono fasciati da rilievi minori di più recente formazione e più dolce aspetto, rivestiti per lo più di vegetazione, come nella media valle dell'Aniene, nei Prenestini, nella Sabina occidentale. Caratteristica del cosiddetto Antiappennino laziale è la presenza di quattro grandi complessi vulcanici di epoca quaternaria, allineati rispetto alla costa: i Volsini, i Cimini, i Sabatini, e i Colli Albani, le cui maggiori conche crateriche sono ora occupate da laghi (di Bolsena, di Vico, di Bracciano, di Albano, di Nemi).
Capoluogo della regione è Roma; altri capoluoghi di provincia sono Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.
Arte. Il Lazio superiore conserva forse le maggiori testimonianze della civiltà etrusca (Veio; Vulci; necropoli di Tarquinia e di Cervèteri), mentre nel territorio a Sud di Roma rimangono notevoli monumenti dell'epoca preromana (acropoli e cinte poligonali di Norma, Ferentino, Alatri, Arpino). A prescindere da Roma, l'arte romana ha lasciato tracce grandiose in tutta la regione sin dal periodo repubblicano e particolarmente durante l'Impero. Dall'alto Medioevo fino al sec. XIV si assiste in tutto il Lazio a un'intensa attività artistica. Sorsero tra l'altro le grandiose chiese di S. Pietro e di S. Maria Maggiore a Tuscania, S. Flaviano a Montefiascone, S. Maria di Castello a Tarquinia, S. Elia presso Nepi, il Duomo di Anagni, i Duomi di Terracina e di Civita Castellana, il chiostro di S. Scolastica a Subiaco, numerosi campanili. Al principio del '200 i monaci cistercensi erigevano nelle forme gotiche di Borgogna le abbazie di Fossanova e Casamari, e al nuovo stile si ispiravano le chiese di Ferentino, di Priverno, la badia di Valvisciolo. Gotiche sono pure le costruzioni del Sacro Speco di Subiaco, ove nel '200 e '300 la pittura lasciò il più vasto ciclo di affreschi della regione, mentre marmorari romani disseminavano dovunque mosaici pavimentali, amboni, cibori e portali. Nel periodo del Rinascimento una più stretta unità artistica si stabilisce tra il Lazio e Roma. Tra le maggiori creazioni del '400 vanno ricordati S. Maria della Quercia a Viterbo, il palazzo Vitelleschi, ancora parzialmente gotico, a Tarquinia, il grandioso castello Orsini di Bracciano, le fortezze di Ostia, di Nettuno, di Civita Castellana. Benozzo Gozzoli, Lorenzo da Viterbo, Antoniazzo Romano diffondevano in provincia i modi della nuova pittura. Dal sec. XVI ogni manifestazione artistica nella regione non solo reca il segno di Roma, ma è da questa direttamente promossa; così è del palazzo Farnese a Caprarola, della villa d'Este a Tivoli, della villa Lante a Bagnaia, del forte di Civitavecchia, delle numerose ville patrizie che dal '500 al '700 andarono sorgendo nei luoghi più ameni e segnatamente a Frascati. Solo nel meridione ebbe prevalenza l'influsso napoletano, che ispirò in gran parte i rifacimenti barocchi della grande e famosa abbazia di Montecassino.
Capoluogo della regione è Roma; altri capoluoghi di provincia sono Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.
Arte. Il Lazio superiore conserva forse le maggiori testimonianze della civiltà etrusca (Veio; Vulci; necropoli di Tarquinia e di Cervèteri), mentre nel territorio a Sud di Roma rimangono notevoli monumenti dell'epoca preromana (acropoli e cinte poligonali di Norma, Ferentino, Alatri, Arpino). A prescindere da Roma, l'arte romana ha lasciato tracce grandiose in tutta la regione sin dal periodo repubblicano e particolarmente durante l'Impero. Dall'alto Medioevo fino al sec. XIV si assiste in tutto il Lazio a un'intensa attività artistica. Sorsero tra l'altro le grandiose chiese di S. Pietro e di S. Maria Maggiore a Tuscania, S. Flaviano a Montefiascone, S. Maria di Castello a Tarquinia, S. Elia presso Nepi, il Duomo di Anagni, i Duomi di Terracina e di Civita Castellana, il chiostro di S. Scolastica a Subiaco, numerosi campanili. Al principio del '200 i monaci cistercensi erigevano nelle forme gotiche di Borgogna le abbazie di Fossanova e Casamari, e al nuovo stile si ispiravano le chiese di Ferentino, di Priverno, la badia di Valvisciolo. Gotiche sono pure le costruzioni del Sacro Speco di Subiaco, ove nel '200 e '300 la pittura lasciò il più vasto ciclo di affreschi della regione, mentre marmorari romani disseminavano dovunque mosaici pavimentali, amboni, cibori e portali. Nel periodo del Rinascimento una più stretta unità artistica si stabilisce tra il Lazio e Roma. Tra le maggiori creazioni del '400 vanno ricordati S. Maria della Quercia a Viterbo, il palazzo Vitelleschi, ancora parzialmente gotico, a Tarquinia, il grandioso castello Orsini di Bracciano, le fortezze di Ostia, di Nettuno, di Civita Castellana. Benozzo Gozzoli, Lorenzo da Viterbo, Antoniazzo Romano diffondevano in provincia i modi della nuova pittura. Dal sec. XVI ogni manifestazione artistica nella regione non solo reca il segno di Roma, ma è da questa direttamente promossa; così è del palazzo Farnese a Caprarola, della villa d'Este a Tivoli, della villa Lante a Bagnaia, del forte di Civitavecchia, delle numerose ville patrizie che dal '500 al '700 andarono sorgendo nei luoghi più ameni e segnatamente a Frascati. Solo nel meridione ebbe prevalenza l'influsso napoletano, che ispirò in gran parte i rifacimenti barocchi della grande e famosa abbazia di Montecassino.
Altre strutture ricettive e attività turistiche:
Agriturismi - Turismo Lazio